Sono le parole spesso abusate, che definiscono alcune problematiche legate alla navigazione in rete nel terzo millennio.
Ma perché navigare senza farsi riconoscere, se non si ha niente da nascondere? È forse un'eccessiva paranoia?
Oppure, proviamo a rovesciare la domanda.
Perché tutto quello che facciamo navigando è costantemente monitorato e analizzato dai siti web, anche se a solo scopo statistico?
Ogni volta che visitiamo un sito, possiamo lasciare queste informazioni:
- Sistema operativo
- Risoluzione monitor
- Navigatore
- Tipo di processore
- Linguaggio del SO e del navigatore
- Nazione di provenienza
- Internet Provider (ISP)
- Indirizzo IP
- Pagina visitata in precedenza (referrer)
e purtroppo molto altro, ed in cambio quando carichiamo una pagina riceviamo una serie di cookie, che se disabilitati renderebbero difficoltosa la navigazione.
Colleghiamoci a questo sito per renderci conto di cosa comunichiamo
anonymitychecker.com
Per non inviare i dati relativi al nostro SO, browser e PC, basta disabilitare gli Javascript dalle impostazioni del navigatore oppure camuffare i dati e non inviare il referrer, utilizzando programmi come il Proxomitron e Privoxy.
Per le altre informazioni più importanti come l'indirizzo IP od il nostro ISP, occorre utilizzare i server proxy od anche software specifici.
L'indirizzo IP (Internet Protocol) è un codice numerico che permette d'identificare un computer connesso alla rete, in pratica la nostra carta d'identità.
È assegnato dall'ISP (Internet Service Provider) al nostro computer ogni volta che si è connessi ad Internet e formato da quattro serie di numeri di tre cifre, ciascuna compresa tra 0 e 255.
Gli indirizzi IP pubblici sono generalmente di tipo dinamico, in pratica cambiano ad ogni connessione.
Gli IP statici che non variano mai, esempio per offrire un servizio Internet e su di un server web, sono offerti dagli ISP sotto forma di servizio a pagamento.
Ecco un esempio d'indirizzo: 252.112.137.12
Le prime due serie di numeri, 252 e 112, indicano l'ISP.
Le ultime, 137 e 12, identificano il nostro computer in modo univoco ogni volta che è connesso alla rete.
Non è possibile che due computer connessi ad Internet abbiano lo stesso IP.
Il termine Reverse Lookup indica la trasformazione di un indirizzo numerico, come un IP, in uno in lettere più facile da ricordare.
Es. 123.100.23.2 corrisponde a www.miosito.com, che digiteremo nel navigatore.
Una serie di server proxy remoti e di software anonymizer, consentono di mascherare o camuffare l'indirizzo IP, la nazione di provenienza ed il provider, in modo che il servizio cui ci colleghiamo non possa leggerli o ne legga diversi da quelli reali.
Questi proxy si dividono in:
WEB HTTP proxy
SOCKS proxy
I software anonymizer rigorosamente free, che descriviamo con guide dettagliate nelle pagine di questo sito sono:
MultiProxy
ProxyWay
JAP/JonDo
TOR
Ultrasurf
I proxy server sono computer collegati alla rete e permettono ai dati delle trasmissioni di transitare attraverso di essi.
In pratica questi server si comportano da intermediari tra noi e la rete.
Il server proxy è una specie di porta che si interpone tra il client, che è il nostro navigatore ed un server nella rete, inoltrando le richieste e le risposte dall'uno all'altro.
Il semplice schema di funzionamento è il seguente:
- Il navigatore si collega al proxy e gli invia le richieste.
- Il proxy si collega al server del sito web e gli inoltra la richiesta del navigatore.
- Ricevuta la risposta, la ritorna al navigatore.
In pratica, non siamo più connessi direttamente al server del sito che visitiamo ma passiamo attraverso il proxy che diventa il nostro server ed a sua volta il client del dominio visitato.
Una volta configurato il navigatore, come spiegato alla pagina Impostazione proxy nel browser, tutte le richieste passeranno per questa porta.
Se il proxy è anche un cache server, magari messo a disposizione dal vostro ISP, può fornire direttamente la pagina web senza inviare la richiesta in internet, perché archiviata nella cache.
Se però la pagina non è presente, il proxy invia la richiesta al web server.
Ricevuta la pagina, a sua volta la spedisce al richiedente (ecco l'header Forwarded).
È questo percorso che può rallentare la navigazione.
Non tutti i proxy sono pubblici e soprattutto anonimi.
La maggior parte trasmette il nostro indirizzo IP al server del sito che stiamo visitando.
Alcuni mantengono i log del traffico di rete, che potrebbero cadere nelle mani di malintenzionati a seguito di un attacco informatico. Questi log riportano i nostri dati di navigazione.
Se stiamo navigando con proxy anonimi, il server visitato non potrà più sapere chi lo sta contattando ma vedrà solo l'indirizzo IP del proxy.
Per incrementare la nostra sicurezza, è preferibile utilizzare i proxy anonimi in modo concatenato.
Si giungerà ad un determinato sito, dopo essere transitati per una serie di proxy e la possibilità di essere rintracciati diminuisce drasticamente, ma purtroppo si riduce notevolmente la velocità di navigazione.
Questa navigazione con i proxy concatenati, è possibile con i programmi descritti in queste pagine: Proxomitron, MultiProxy, ProxyWay e per la rotazione dei server anche da JAP/JonDo e TOR.
NB: Un limite dei proxy, anonimi o trasparenti, è che spesso non funzionano e gli indirizzi dei server devono essere aggiornati di frequente.
Inoltre, per svariati motivi anche se il server è in funzione, alcune pagine possono non essere aperte.
Alcuni siti potrebbero poi negare l'accesso, se capiscono che stiamo utilizzando un server proxy.
Secondo il traffico che passa attraverso i server, ne risentirà la velocità della nostra navigazione, soprattutto utilizzando proxy anonimi.
Per la sicurezza informatica suggerisco uno dei più completi ed interessanti siti.
www.notrace.it
Si possono trovare manuali, links utili, indirizzi di proxy anonimi, aggiornamenti su tutte le minacce informatiche, suggerimenti e trucchi per evitarle, il forum di discussione e molto altro.
Particolare rilievo è dedicato alla difesa della nostra privacy, alla navigazione anonima ed all'utilizzo dei server proxy.
È possibile effettuare uno Spy test per verificare le informazioni che lasciamo involontariamente ogni qualvolta visitiamo una pagina web, a questo link
www.notrace.it/spy.asp
Per accedere a siti dove vogliamo farci riconoscere, per esempio durante le operazioni di Home banking o dove abbiamo le caselle di posta, è vivamente consigliato disabilitare la navigazione tramite proxy esterni.
Per ulteriore sicurezza, non sapendo di chi è il server che stiamo utilizzando, EVITIAMO DI DIGITARE dati personali e sensibili (username, password, etc.).
Alcuni server proxy, per aumentare la velocità di navigazione, hanno una propria cache delle pagine più visitate dai navigatori, pronte per essere richiamate.
È evidente che potrebbero anche registrare le vostre password, esempio se sono utilizzate per leggere la posta direttamente sul portale.
ULTIMA E PIÙ IMPORTANTE CONSIDERAZIONE
Solitamente si utilizzano i proxy anonimi per garantire la nostra privacy, soprattutto in una navigazione non "all'acqua di rose" e comunque una connessione anonima al 100% tecnicamente non è possibile.
La nostra navigazione è sempre registrata dai server proxy.
Ma noi conosciamo chi ci mette a disposizione il server od il suo computer per schermare la nostra navigazione e far transitare i nostri dati.......?
E questo vale sia per la navigazione con i server proxy trasparenti, anonimi o della rete di Tor.
Questa pagina e le prossime relative a MultiProxy, JAP, ProxyWay e TOR, hanno il solo scopo di informare come mantenere un buon livello di privacy, affinché altri utenti non utilizzino le nostre informazioni per arrecare danni.
Ricordo anche che navigare in anonimo, per danneggiare altri pensando di non essere rintracciato, è punito dalla legge.